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Giornata raccolta farmaci, 485 mila confezioni e 700 mila euro donati a indigenti
Oltre 485.000 confezioni di medicinali (pari a un valore superiore a 3,8 milioni di euro) donate dai cittadini e oltre 700 mila euro donate dai titolari di farmacia. Questo il bilancio della 22ª Giornata di Raccolta del Farmaco di Banco Farmaceutico che è durata dall'8 al 14 febbraio che andrà a coprire il 48% del fabbisogno di farmaci delle 1.807 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico. Quanto raccolto andrà ad aiutare 600.000 persone in stato di povertà. All'iniziativa hanno aderito 4.889 farmacie. Sono stati coinvolti più di 14.000 volontari e oltre 17.000 farmacisti.
Dare sostegno tutto l'anno a indigenti. Ecco come fare
Le realtà che offrono medicine agli indigenti risentono ancora della crisi economica innescata dalla pandemia. Nel 2021 597.560 persone povere non hanno potuto acquistare i medicinali. Si tratta di 163.387 persone in più rispetto alle 434.173 del 2020. Si è registrato un incremento del 37,63% di persone in povertà sanitaria. Banco Farmaceutico può continuare a fornir loro tutto l'anno parte dei farmaci necessari, grazie a diverse modalità attraverso cui ciascuno può contribuire Sostegno Diretto - È possibile effettuare una donazione con PayPal, con carta di credito, effettuando un bonifico all'Iban IT23J0311002400001570013419, e destinando il proprio 5X1000 al C.F. 97503510154. Le donazioni aiuteranno a coprire le spese per la consegna dei farmaci in tutta Italia. Per info: https://www.bancofarmaceutico.org/dona-ora Donazioni Aziendali - Nel 2021, grazie alla collaborazione con 48 aziende farmaceutiche, sono stati raccolti 2.864.661 prodotti (farmaci, integratori, presidi e dispositivi di protezione individuale), pari a un valore di 14.150.696 euro.
Invitiamo le aziende a contattarci, scrivendo a
Per info: https://www.bancofarmaceutico.org/cosa-facciamo/recupero-farmaci-validi
Farmacisti e farmacie rispondono ai crescenti bisogni di salute
«Ringraziamo di cuore chi ha reso possibile, nonostante le difficoltà che la pandemia ancora determina, la Giornata di Raccolta del Farmaco: i volontari, i farmacisti, le associazioni e le associazioni di categoria, le aziende sostenitrici, tutti i cittadini che hanno donato, le istituzioni e i professionisti dell'informazione che hanno raccontato l'iniziativa. Questo moto di gratuità che si è generato in questi giorni ha espresso quel senso della speranza di cui il nostro Paese ha così bisogno, e consentirà a Banco Farmaceutico di fornire un aiuto concreto a tante realtà benefiche che si prendono cura delle persone indigenti» ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.
«Ogni anno le farmacie partecipano con grande convinzione alla Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco per dare un aiuto concreto alle persone più fragili, in difficoltà dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Un impegno che le farmacie, primo presidio sanitario di prossimità sul territorio, portano avanti con grande spirito di responsabilità sociale, a corollario del lavoro svolto quotidianamente per rispondere con efficacia ai bisogni di salute della popolazione» afferma il presidente di Federfarma Nazionale, Marco Cossolo.
«Anche quest'anno il successo della Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata da Banco Farmaceutico ha dimostrato la rilevanza dell'iniziativa, esprimendo al meglio la vocazione e l'impegno dei farmacisti per rispondere ai crescenti bisogni di salute dei cittadini, soprattutto dei più vulnerabili, e per incoraggiare l'adozione di comportamenti virtuosi volti a contrastare problematiche socio-sanitarie di assoluta priorità per il Paese, come la povertà sanitaria e le disparità di accesso alle cure» - commenta Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). «Rinnovo il mio ringraziamento a tutti i colleghi che hanno aderito all'iniziativa in un momento di grande impegno per la Professione nella lotta al Covid, e ai cittadini che, con la loro solidarietà, hanno dato un prezioso contributo per alleviare parte delle difficoltà di accesso alle cure per i più bisognosi».
«IBSA è orgogliosa di essere partner del Banco Farmaceutico e di sostenere, anno dopo anno, la Giornata di Raccolta del Farmaco che, specialmente dopo la pandemia, è diventata ancor più importante nel garantire un aiuto concreto alle persone che versano in condizioni di povertà sanitaria» - sottolinea Patrizia Puppi, Sr Corporate Communication & CSR Manager di IBSA Farmaceutici. «Iniziative come questa sposano appieno i nostri valori di Responsabilità e centralità della Persona e rappresentano la parte, reale e tangibile, del nostro impegno verso la collettività. I risultati raggiunti sono un incoraggiamento a proseguire su questa strada per continuare a offrire supporto a chi è in difficoltà».
La GRF si è svolta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio di AIFA e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia - Industrie Farmaci Accessibili e BFResearch. La GRF è stata realizzata grazie all'importante contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici e Teva Italia e al sostegno di EG Stada Group, DOC Generici, DHL Supply Chain, Bausch&Lomb, Unico - La Farmacia dei Farmacisti S.p.A. e Gruppo Comifar. La Raccolta è stata supportata da Rai per il Sociale, Mediafriends, La7, Sky per il sociale, e Pubblicità Progresso.
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- Scritto da Ordine Farmacisti MC
Long-Covid: i sintomi più diffusi in adulti, adolescenti e bambini. I nuovi dati
A oltre due settimane dalla diagnosi di infezione da virus SARS-CoV-2, otto adulti su dieci continuano ad avvertire sintomi legati al Covid-19, soprattutto stanchezza e mal di testa, ma anche disturbi dell'attenzione, perdita di capelli e dispnea. Alla sindrome, nota come Long Covid, si sta dando sempre più attenzione, tanto che lo stesso Istituto Superiore di Sanità italiano ha avviato un piano di sorveglianza per monitorare i sintomi che non si esauriscono nelle prime settimane della fase acuta. Il Covid-19 ha causato, finora, oltre cinque milioni di morti. L'infezione acuta porta a vari sintomi tra cui respiro corto, febbre, tosse, mal di gola, malessere e perdita di olfatto e gusto. Nei bambini, fino al 20% dei casi è asintomatico e anche in presenza della malattia, questa è in forma lieve, non richiede ricovero e raramente porta a decesso. Dalla fase acuta, l'attenzione si sta spostando sugli effetti a lungo termine del Covid-19, il Long Covid, che i Cdc americani definiscono come un sintomo nuovo, che torna o continua, che si sviluppa durante o dopo l'infezione da virus SARS-CoV-2 e che prosegue per quattro settimane o più.
Il Long COVID tra gli adulti
Una review del 2021 ha stimato che l'80% dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2 ha sviluppato uno o più sintomi a lungo termine. I cinque sintomi più comuni sono stanchezza (58%), mal di testa (44%), disturbi dell'attenzione (27%), perdita di capelli (25%) e dispnea (24%). Complessivamente, comunque, sono stati identificati 55 effetti a lungo termine associati al Covid-19. Oltre a quelli più comuni, ci sono sintomi correlati alla malattia polmonare, quindi tosse, dolore al petto, ridotta capacità di diffusione polmonare, apnee nel sonno fino a fibrosi polmonare. Ci sono, poi, sintomi cardiovascolari, come aritmie e miocarditi, neurologici, soprattutto ansia, depressione e disturbo ossessivo-compulsivo. Una ricerca italiana, coordinata da Arianna di Stadio, dell'Università di Catania, e pubblicata su Brain Sciences, ha confermato queste evidenze, osservando tra i sintomi principali del long Covid alterazioni dell'olfatto, cefalea e confusione mentale; manifestazioni riscontrabili anche a un anno dall'infezione da SARS-CoV-2. Il Long Covid sembra colpire di più con l'avanzare dell'età e con l'aumento dell'indice di massa corporea, oltre a interessare di più le donne rispetto agli uomini. In uno studio che ha cercato di valutare i fattori responsabili del long Covid, inoltre, un gruppo del King's College di Londra ha evidenziato che i pazienti che avvertono più di cinque sintomi nella prima settimana di malattia hanno più probabilità di andare incontro a sintomi nel lungo periodo.
Il long Covid nella popolazione pediatrica e tra gli adolescenti
In generale si pensa che, rispetto agli adulti, nei bambini sia meno probabile che si sviluppi un long Covid, anche se adolescenti e coloro che hanno avuto una malattia sintomatica hanno una maggiore probabilità di soffrire della sindrome. Inoltre, bisogna tener conto che nelle prime ondate della pandemia non si è posta molta attenzione ai bambini, ma con l'aumento dei casi pediatrici, in una popolazione meno vaccinata, si possono avere, ora, più dati sugli effetti a lungo temine del Covid-19 tra i più piccoli. Le manifestazioni del Long Covid in bambini e adolescenti possono essere a livello di sintomi generali, con la stanchezza riferita dall'84,4% come sintomo più comune, seguita da mal di testa (77,9%). L'1,8% di 1734 bambini presi in considerazione in uno studio inglese, poi, ha avuto sintomi che sono durati per oltre 56 giorni, di cui il più frequente è stato la perdita dell'olfatto. Mentre uno studio italiano ha evidenziato che dopo stanchezza e insonnia, i sintomi di long Covid più comuni nella popolazione pediatrica sono perdita di concentrazione (10,1%) e perdita di peso (7,7%), nonché tosse persistente (5,4%). A livello neurologico, inoltre, è stato osservato che la prevalenza di depressione e ansia durante il Covid-19 è raddoppiata tra i bambini rispetto alla situazione pre-pandemia. Tra gli adolescenti in particolare, infine, una recente indagine danese ha evidenziato che il 61,9% di una campione di 6.630 partecipanti aveva almeno un sintomo da più di due mesi e anche in questo caso sono più le ragazze a manifestare long Covid, con stanchezza, perdita di appetito, mal di testa, respiro conto e mancanza di attenzione e perdita di memoria tra i sintomi più riferiti, anche in questo caso.
Fonti
Nat Med (2021) 27(4):626-631 Curr Pediatr Rep (2022) Feb 1:1-7 Lancet Child&Adolescent Health (2022) doi:10.1016/S2352-4642(22)00004-9
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