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Vaccini Covid, Aifa: via libera a dose eterologa di richiamo per vaccinati con Janssen
La Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera al richiamo con vaccino a mRna, a 6 mesi dalla prima dose, per i vaccinati con il monodose Janssen di Johnson & Johnson, che in Italia sono oltre 1,5 milioni. È quanto emerso al termine della riunione della Cts prevista per oggi.
J&J protegge da forme gravi e ricovero fino a sei mesi
Secondo i dati scientifici disponibili la protezione dalle forme gravi di Covid-19 e dall'ospedalizzazione rimarrebbe stabile con il vaccino J&J fino a sei mesi mentre, con il trascorrere del tempo, si evidenzierebbe un lento declino dell'efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi e moderate della malattia. Da qui la decisione della Commissione di confermare l'indicazione della dose di richiamo per i soggetti vaccinati con J&J con vaccinazione eterologa, cioè con un vaccino a mRna. L'azienda Usa non ha trasmesso il dossier con la richiesta per il booster all'Agenzia europea del farmaco (Ema), ma lo ha fatto con la Food and Drugs Administration statunitense (Fda). Il 20 ottobre ha autorizzato la nuova dose raccomandandola a tutti coloro, dai 18 anni in poi, che abbiano ricevuto la prima dose almeno due mesi fa. A pesare, dicono gli esperti, è l'evidente calo di protezione dal virus di questo vaccino a pochi mesi dalla somministrazione. In realtà uno studio definitivo sul declino di efficacia ancora non è stato pubblicato, ma dai dati preliminari in circolazione nella comunità scientifica emerge la necessità di immunizzare nuovamente chi ha ricevuto il monodose di Janssen.
Costa: la somministrazione è eterologa con vaccino a mRna
L'indicazione sulla dose booster era già ventilata nei giorni scorsi: «È fuor di dubbio che sia necessaria una nuova dose per coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson - ha ribadito il sottosegretario alla Salute Andrea Costa in più occasioni - l'intendimento è di indicare a tutti la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna, passati i 6 mesi dall'inoculazione o per chi vuole anche prima».
Bisognerà ora attendere la circolare del ministero della Salute con tutti i dettagli sull'inoculazione e sull'ottenimento del green pass.
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- Scritto da Ordine Farmacisti MC
Tamponi in farmacia: gratuiti a chi prenota vaccinazione. Ecco come convincere gli indecisi
Le farmacie che eseguono i tamponi rapidi ai fini dell'ottenimento del green pass sono invitate ad offrirne l'esecuzione gratuita ai cittadini che prenotano, contestualmente, l'appuntamento per la somministrazione del vaccino anti-Covid. Si tratta di un "ulteriore incoraggiamento a immunizzarsi contro il Covid e accelerare l'ampliamento della copertura vaccinale della popolazione". A rivolgere l'invito alle farmacie associate è Federfarma ricordando la relazione di fiducia che esiste tra il farmacista e i cittadini, che si può rafforzare anche seguendo alcune indicazioni su come comunicare l'importanza della vaccinazione.
Promuovere vaccino a chi chiede tampone per green pass
Federfarma, con una comunicazione odierna, ha invitato le farmacie associate che garantiscono il servizio di vaccinazione "a proporre ai cittadini che chiedono un tampone antigenico rapido di sottoporsi alla vaccinazione, prenotandone contestualmente la somministrazione". Contestualmente, sono anche "invitate ad offrire l'esecuzione gratuita del tampone a coloro che accettano di prenotare in quel momento la somministrazione del vaccino, quale ulteriore incoraggiamento ad immunizzarsi contro il Covid", rimanendo, si precisa, "comunque impregiudicata la contribuzione economica pubblica per i minori e per coloro che, per motivi sanitari, non possono sottoporsi a vaccinazione".
«Aderendo a questa iniziativa - sottolinea il presidente di Federfarma Marco Cossolo - le farmacie confermano, ancora una volta, il proprio ruolo di primo presidio sanitario di prossimità sul territorio costantemente impegnato in favore della tutela della salute della collettività».
Accelerare copertura vaccinale per decongestione carichi di lavoro
Secondo il sindacato, l'aumento del numero di persone che si rivolgono alle farmacie per effettuare i tamponi rapidi al fine di ottenere il green pass necessario per accedere ai luoghi di lavoro è "un'ulteriore occasione nella quale invitare gli indecisi a vaccinarsi". Il farmacista, "è in grado di stabilire una relazione di fiducia, basata sull'ascolto e sull'informazione chiara e puntuale, che aiuta la persona dubbiosa ad adottare un atteggiamento positivo nei confronti della vaccinazione, abbandonando le false suggestioni diffuse dalle fake news".
Il consiglio è di "non sminuire o ignorare le perplessità" dei non vaccinati, "rispondere empaticamente alle domande", argomentare la scelta di vaccinarsi come strada "per ritornare alla normalità", "non far mai sentire il paziente sotto pressione". Le farmacie potrebbero garantire una "forte promozione" per il completamento della campagna vaccinale, "realizzando, al contempo, la conseguente decongestione dei carichi di lavoro cui sono quotidianamente sottoposte".
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- Scritto da Ordine Farmacisti MC