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Riforma sanità territoriale, Consiglio di Stato: ok a modelli e standard del "DM 71", con osservazioni
Il Consiglio di Stato ha reso il proprio parere favorevole, dando il via libera con osservazioni, allo Schema di decreto "Modelli e standard per lo sviluppo dell'Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale", il cosiddetto Dm 71, necessario per l'attuazione della misura PNRR M6 - C1- Riforma Reti di prossimità strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale. In una nota ufficiale del CdS che rende pubblico il parere della Sezione normativa, si sottolinea che il disegno di riforma delinea "un innovativo modello organizzativo dell'assistenza sanitaria territoriale".
Rimodulazione servizi il più possibile prossimi all'utente
Lo Schema di decreto fissa gli standard, qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi, delle strutture dedicate all'assistenza territoriale e al sistema di prevenzione che le Regioni dovranno rispettare e pone le basi, di fatto, della riforma delle cure primarie, segnando gli indirizzi per le risorse del Pnrr. Secondo la Sezione sottolinea che il modello è "antropocentrico" in quanto prevede "la rimodulazione dei servizi e delle prestazioni offerte affinché siano il più possibile prossimi all'utente raggiungendolo fino al suo domicilio" funzionale a "fornire risposte operativamente efficaci alla necessità, sempre più avvertita, di costruire una rete assistenziale territoriale che sia alternativa all'ospedale e che sia accessibile a tutti, contrastando le disparità "di salute" determinate dai livelli di reddito ovvero dall'area geografica di appartenenza e promuovendo un sistema sanitario sostenibile in grado di erogare cure di qualità". La Sezione fa alcune osservazioni tra cui "indicare alle Regioni un cronoprogramma per l'adozione degli standard, almeno riguardo ad alcuni step essenziali, visto che si tratta di materia a legislazione concorrente". "Distinguere più chiaramente - nell'allegato che dispone gli standard e che costituisce il corpus della riforma - tra le "disposizioni aventi natura squisitamente prescrittiva" e quelle con "funzione evidentemente descrittiva". Infine, "essenziale un costante ed effettivo monitoraggio del processo di attuazione della riforma".
Modello organizzativo: Distretto, Casa di comunità, Farmacie
Nell'ambito del "DM 71" entrano in gioco anche "le farmacie convenzionate, ubicate uniformemente sull'intero territorio nazionale, che costituiscono presidi sanitari di prossimità e rappresentano un elemento fondamentale ed integrante del Servizio sanitario nazionale. In particolare, tale rete capillare assicura quotidianamente prestazioni di servizi sanitari a presidio della salute della cittadinanza: in tale ambito vanno inquadrate la dispensazione del farmaco, per i pazienti cronici la possibilità di usufruire di un servizio di accesso personalizzato ai farmaci, la farmacovigilanza, le attività riservate alle farmacie dalla normativa sulla c.d. "Farmacia dei Servizi" (D. Lgs. 153/2009) e l'assegnazione delle nuove funzioni tra le quali le vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali, la somministrazione di test diagnostici a tutela della salute pubblica. Punto di riferimento del sistema è il Distretto, che rappresenta l'accesso a tutti i servizi dell'Asl e assicura una risposta coordinata e continua - in collegamento con tutte le strutture sanitarie - ai bisogni della popolazione. Per far fronte alle differenti esigenze territoriali, garantire equità di accesso, capillarità e prossimità del servizio, è prevista la costituzione di una rete di assistenza territoriale formata secondo il modello hub e spoke. La Casa di comunità è il luogo fisico di riferimento per la comunità su cui insiste, di prossimità in quanto punto di contatto con il sistema di assistenza sanitaria e di risposta a bisogni di salute. Tale setting introduce un modello organizzativo di approccio integrato e multidisciplinare attraverso un'equipe multiprofessionale territoriale e costituisce la sede privilegiata per la progettazione e l'erogazione di interventi sanitari.
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- Scritto da Ordine Farmacisti MC
Vitamina D, Aifa: a 28 mesi da Nota 96 consumi e spesa in calo, ma non in tutte le Region
Nei primi 28 mesi di applicazione della Nota 96 (pubblicata il 28 ottobre 2019) si registra una diminuzione dei consumi e della spesa per i farmaci per prevenzione e trattamento della carenza di Vitamina D presenti in Nota, di circa il 18,3% rispetto ai periodi precedenti. Sono le conclusioni del monitoraggio dei consumi dell'Aifa per i farmaci a base di vitamina D classificati in fascia A (rimborsabili dal Ssn) - colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio e calcifediolo - esclusivamente per la prevenzione e il trattamento della carenza di Vitamina D nella popolazione adulta.
Impatto eterogeneo, la Nota sembra perdere efficacia
L'Aifa spiega che nel periodo considerato "si registra complessivamente una diminuzione dei consumi e della spesa dei farmaci in nota di circa il 18,3% (quasi 131 milioni in termini assoluti) rispetto ai periodi precedenti sia in termini di confezioni erogate sia di spesa sostenuta dal SSN con un risparmio medio mensile di circa 4,6milioni di euro; se osserviamo solo gli ultimi 16 mesi il risparmio medio mensile ottenuto nelle ATC in nota è di 2,5 milioni di euro. Non si osservano importanti aumenti dei consumi e della spesa di altri analoghi della Vitamina D non oggetto della nota: in termini percentuali abbiamo delle piccole variazioni in aumento, ma il cui valore in termini assoluti è decisamente inferiore all'ammontare economico e di confezioni movimentati dalle ATC oggetto della nota". La classe di età che ha fatto registrare la maggiore riduzione in termini di consumi è la fascia 40-60 anni, soprattutto tra le donne.
Impatto eterogeneo, la Nota sembra perdere efficacia
A livello regionale, l'impatto della nota è da considerarsi eterogeneo: "Osserviamo Regioni più virtuose - scrive l'Agenzia - che registravano spesa e consumi inferiori alla media italiana già prima del provvedimento e che continuano a beneficiare degli effetti della Nota 96. In altre Regioni (Campania, Molise, Sardegna), invece, la Nota sembra perdere efficacia e addirittura si osserva una ripresa dei consumi. Pertanto, si raccomanda alle Regioni di mantenere alta la sensibilizzazione sulla medicina generale al fine di assicurare la prescrizione appropriata della vitamina D e analoghi". L'Agenzia fa sapere che saranno effettuati ulteriori approfondimenti "per valutare gli outliers" e suggerisce di valutare una "campagna di sensibilizzazione alla corretta prescrizione da rivolgere ai Mmg".
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